L'architettura romana continua...

La lezione continua...

L'Ara pacis

La restaurazione dell’ordine politico e la capacita’ di Roma di mantenere la pace grazie alla propria superiorita’ militare furono temi centrali nella campagna propagandistica intesa a celebrare la Pax Augusta. A questo fine, Augusto commissiono’ un altare dedicato alla pace, l’Ara Pacis Augustae. Il passato e il presente vi si combinano in maniera originale e tipicamente romana. Scene come quella del sacrificio di Enea si riferiscono alle origini di Roma; la processione in cui sfilano la famiglia imperial, I sentaori e altri dignitari allude invece al suo destino.

 

La costruzione sistematica di acquedotti assicuro’ la sopravvivenza delle nuove citta’. La mentalita’ dei romani era soprattutto pratica, ed e’ nel campo della tecnica strutturale che essi hanno dato il maggior contributo alla storia dell’architettura. Il calcestruzzo, ad esempio, veniva impiegato gia’ dai tempi della repubblica, quando si era scoperto che unendo calce e sabbia vulcanica (pozzolana) con l’acqua, la miscela aveva la proprieta’ do solidificarsi.

Il calcestruzzo, era un materiale assai versatile. Lo si poteva rivestire di mattoni e abbellirlo con marmi e stucchi. Esso rendeva molto piu’ semplice anche la costruzione di archi e volte, ed e’ soprattutto nello sfruttamento di questo potenziale che i romani raggiunsero l’eccellenza in campo architettonico. Solo nell’architettura romana l’arco e la volta assunsero un’importanza fondamentale. Grandi piattaforme a volte liberavano l’edificio dalle limitazioni e dalle difficolta’ che in precedenza erano imposte dalla natura del terreno. Visivamente, queste strutture potevano cosi’ costituire una dimostrazione della superiorita’ dei romani non solo sugli altri popoli, ma, appunto, sulla natura stessa, e creavano  immagini adeguate al loro desiderio di sorpassare ogni precedente realizzazione.